PAUL KRUGMAN E L’IRLANDA “IL SUCCESSO, IN STILE EUROPEO”
Nel post odierno, il Nobel Laureate scherza ancora sulla palese mistificazione dei dati economici riguardanti in particolare la ripresa dei PIIGS, nel caso specifico dell’Irlanda.
Come nella Neolingua di Orwelliana memoria, il termine “ripresa” non significa più un ritorno a livelli superiori a quelli cui un’economia si attestava prima della crisi, ma semplicemente una inversione di segno della derivata prima.
Dato che sono in Irlanda, dovrei dare una segnalazione in ritardo all’articolo molto bello di Fintan O’Toole, volto a sfatare i falsi miti riguardo alla ripresa economica Irlandese.
E’ sorprendente, davvero. Così è come appare la ripresa dell’Irlana — sia per quanto accaduto finora, sia per quello che è avverrà probabilmente nei prossimi due anni — in accordo alla stessa commissione europea:
Irlanda: Pil reale pro capite
Ci vuole un atto quasi eroico di negazione per guardare questo grafico e leggervi una storia di successo, una rivendicazione per le politiche di austerità.
E per quel che vale (che non è molto), Dublino sembra ancora una città depressa, con un sacco di vetrine vuote – anche se le mie impressioni possono essere influenzate da ciò che so sui numeri macro. Inoltre, le camere dell’hotel sono davvero economiche – cosa buona per i turisti, ma un segno che la salute delle imprese rimane molto debole.
It’s really quite awesome, then, how the slight uptick here and in a few other places is being greeted by the likes of Olli Rehn with victory dances.
E ‘ davvero impressionante, allora, come il lieve aumento visibile qui e in pochi altri posti è stato salutato da gentedel calibro di Olli Rehn con danze della vittoria.
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