Un interessante intervento del europarlamentare spagnolo Pablo Iglesias, leader del neonato partito Podemos, che racchiude alcuni dei movimenti antagonisti che hanno lottato nel paese iberico negli anni scorsi contro i tagli allo stato sociale, gli sfratti e la austerità imposta dalla troika ai propri concittadini.
Partendo da un ideale anti-fascista, Iglesias ci ricorda che l’Unione Europea dovrebbe essere il riferimento dei cittadini, il posto ove alberga il potere dei popoli, e non un luogo di ratifica di leggi dettate dalle grandi lobby.
Pablo Iglesias prosegue ricordando il razzismo latente che è insito nel termine PIIGS, e fa appello ai suoi colleghi europarlamentari del Sud e dell’Est Europa, affinché votino con coscienza delle conseguenze che le loro scelte avranno sul destino dei propri compatrioti.
Ricorda ancora come i Paesi della periferia dell’eurozona, impoveriti e schiacciati dal debito, sono passati dall’essere indigenti all’essere ancor più indigenti, a causa dei tremendi risultati che le politiche di austerità propagandate come panacea dai politici dei grandi partiti dei PIIGS.
Purtroppo il discorso viene interrotto – giustamente in quanto il tempo a disposizione era concluso – dal presidente Pittella. Val la pena comunque notare come nell’arco di 2-3 anni si sia passati da una acritica difesa delle politiche europee alla necessità di criticarle, anche solo per fini elettorali o propagandistici, in quanto le stesse sono risultate inutili e in molti casi dannose.
Che sia questa la strada maestra per indagare le cause prime che soggiaciono dietro alla necessità di austerità per i paesi più deboli dell’eurozona?
Postato da: @spud85
Una risposta a "C’E’ VITA A BRUXELLES? L’INTERVENTO DI PABLO IGLESIAS AL PARLAMENTO EUROPEO"